Il primo giorno di scuola con la storia di GROVIGLIO
(libro scritto e illustrato da Christian Sartirana e Francesca Zanotto)
Il primo giorno di scuola alle maestre di My School Ticino piace accogliere i bambini con la lettura di un libro. È un momento prezioso, per iniziare l’anno scolastico con un momento di condivisione e senso di appartenenza.
Nessun libro si limita al contenuto letterario, che emerge in prima battuta. V’è un secondo piano, simbolico, che è il più interessante e su cui abbiamo costruito un lavoro che ha coinvolto, a diversi livelli, tutti i bambini della nostra scuola.
Il libro racconta di un groviglio animato e della sua evoluzione. La storia si apre in una discarica, luogo in cui conosciamo Groviglio. Groviglio è un rifiuto formato da fili, oggetti molto piccoli e polvere, eppure è una piccola forma di vita. Questo è ciò che lo spinge ad andare altrove e muoversi, per esplorare il mondo. Incontra nel suo cammino dapprima un’ape, poi un gatto, dei topi e comincia a scoprire le emozioni: la paura, il divertimento, l’eccitazione, la sensazione di sicurezza, fiducia, piacere, calore. Dopo varie vicissitudini arriva in città, ove si frammenta e inizia a perdere pezzi di sé perché sbatacchiato per strada. Qui l’incontro con una bambina. Lei capisce che si tratta di qualcosa di vivo, nonostante il padre la costringa a ributtarlo a terra: la spazzatura non si raccoglie! Groviglio perde altri pezzi di sé, diventa piccolo e si svuota… ma ecco che: emerge un seme! Così, da groviglio egli diventa piantina, provando l’esperienza di crescere.
Una storia questa che è molto piaciuta, ricca di simboli e quindi significati nascosti, come spesso avviene nelle storie per bambini. Pensiamo all’incontro con un gatto, ove Groviglio sperimenta l’emozione della paura: qui si racconta di come di fronte alla paura ci vogliano forza ed energia. Nella storia al momento dell’incontro e solo allora arriva il vento, in aiuto a Groviglio per sospingerlo altrove. Il vento è il simbolo dell’energia, che porta al movimento per uscire dalla paralisi della paura. Un altro passaggio su cui abbiamo riflettuto è l’esperienza delle fogne, elemento piuttosto inusuale da trovare in una fiaba per bambini, ma decisamente illuminante. Nella storia personale di ognuno ci sono momenti difficili, in cui si provano tante emozioni, a volte anche contrastanti tra loro. Spesso si crede che non ci sarà una via di uscita. Groviglio ne esce solo con un “colpo di coda”, concreto e figurato. Si aggrappa all’ultima speranza, la coda di un topino che lo riporta in superficie. La bambina rappresenta certamente un’evoluzione, è il primo essere umano dopo una serie di animali, colei che lo riconosce in quanto vivo. Così funziona il riconoscimento, esistiamo nel momento in cui l’Altro ci riconosce e da allora possiamo prendere consapevolezza di noi stessi. Proprio allora accade la trasformazione e inizia la crescita. Un seme è qualcosa di generativo, che può crescere se coltivato con costanza. Questi sono a tutti gli effetti gli ingredienti per diventare grandi e anche per conoscere se stessi.
I bambini, con i loro insegnanti all’interno della classe, hanno riflettuto sulla meravigliosa avventura di Groviglio e sul significato e il valore del seme. Il Seme, essenza dell’inarrestabile trasformazione che in natura rappresenta il ciclo vitale. Seme come energia in potenza.
Abbiamo terminato il lavoro e le riflessioni dando dei semi a tutti i bambini, da piantare e poi osservare la magia del crescere di una nuova vita, prendendosene cura.
“Io cominciai la mia opera come un contadino che aveva messo a parte una buona semenza di grano e al quale fosse stato offerto un campo di terra feconda per seminarvi liberamente. Ma non fu così. Appena mossi le zolle di quella terra io vidi oro invece di grano: le zone nascondevano un prezioso tesoro e io non ero il contadino che pensavo di essere. Io ero piuttosto come Aladino che aveva tra le mani senza saperlo una chiave capace di aprire i tesori nascosti”.
(Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia, pag.151)